Ho riletto di recente alcuni opuscoli ed alcune conferenze del giudice Caselli e di suoi seguaci a proposito della "giustizia creativa", ovvero la possibilità che avrebbe il giudice di interpretare creativamente la legge in mancanza di norme.
Nessuno comprende quanto questo inficerebbe la certezza del giudizio e quanto interferirebbe sulla vita dei cittadini lasciandoli in profonde incertezze sui comportamenti da tenere.
Perché, però, lasciare questa discrezionalità solo ai giudici: Tutti potremmo opporre in giudizio la NOSTRA interpretazione delle norme: "non mi piace pagare queste tasse sono ingiuste"; "ho ucciso perché era divertente e sostengo che in questo caso non posso essere punito". "rubare al mio vicino è giusto: è molto antipatico".
Divertente vero?
Nessuno comprende quanto questo inficerebbe la certezza del giudizio e quanto interferirebbe sulla vita dei cittadini lasciandoli in profonde incertezze sui comportamenti da tenere.
Perché, però, lasciare questa discrezionalità solo ai giudici: Tutti potremmo opporre in giudizio la NOSTRA interpretazione delle norme: "non mi piace pagare queste tasse sono ingiuste"; "ho ucciso perché era divertente e sostengo che in questo caso non posso essere punito". "rubare al mio vicino è giusto: è molto antipatico".
Divertente vero?
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