Oggi su La Stampa è apparso un articolo sugli ergastolani italiani.
“Fine pena: mai”. Vivere senza speranza nelle carceri italiane
Sono 1500 i detenuti condannati all’ergastolo più duro che non prevede permessi nè sconti. Come resistono?
Un articolo che arriva negli stessi giorni in cui Graziano Mesina, pluri ergastolano graziato ritorna in carcere con accuse plurime che vanno dallo spaccio al traffico d'armi e con progetti di rapimenti.
Mesina, a più di 70 anni, pareva realmente essersi allontanato dal suo passato. Faceva la guida per turisti sui monti su cui aveva vissuto la sua latitanza.
In Italia c'è un movimento, debole in realtà, che vorrebbe abolirlo.
Capisco perfettamente. vivere senza speranza, non è vivere.
35 anni di carcere sarebbero, a qualunque età sufficienti a far riflettere.
A Mesina però non sarebbero bastati.
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