Non posso dire d'essere in disaccordo con Grillo sul tema della faziosità dei giornalisti anzi.
È esattamente quel che scrivo da tempo con tanti precisi riferimenti.
Del resto non sono Faziosi solo i giornalisti ma molti dei programmi di riferimento culturale della TV sono assolutamente schierati e tendenziosi.
"Che tempo che fa", con bietolone Fazio che fa finta d'essere obiettivo,
"Talk show" che dovrebbe parlare di televisione ma che oramai ha preso una deriva politica pesante.
Tutti si lamentano di Bruno Vespa ma nessuno dice una parola su queste nicchie di deriva culturale.
Se qualcuno ha mai ascoltato "La7" al mattino si sarà accorto che il pensiero di destra (ed ora anche quello grillino) è bandito o insultato senza obiezioni.
Lo scandalo vero è quello della TV nazionale che lascia spazio a Bianca Berlinguer ed ad una informazione sempre parziale e virata come quella del RAI TG 24 il cui ex-direttore, se non fosse stato chiaro prima, è stato eletto nelle file del PD (ma doveva candidarsi per rifondazione comunista).
Informazioni distorte con i soldi dello stato.
L'opinione dei radical chic e della sinistra guarda sempre ai "fuscelli" di Mediaset e Minzolini ma si è sempre guardata bene dal criticare la "trave" dei sui amici.
Grillo, dopo aver preso schiaffi pensanti da tutti (soprattutto da sinistra) ora si sveglia e scopre che non tutta l'Italia naviga e si collega con il suo blog.
Scopre che l'informazione viaggia ancora attraverso il video (definito da lui un dinosauro in via d'estinzione) e la carta stampata venduta quotidianamente nelle edicole.
Urlare "Dannati giornalisti, sono faziosi!"
Non basta; è necessaria una informazione alternativa vera, onesta, obiettiva.
Urlare serve ma solo fino al punto di rottura dell'insulto fine a se stesso contro chiunque
Bisogna crearla, coltivarla e diffonderla. Se i criteri di una informazione corretta vengono rispettati, le persone, "i cittadini" capiranno e seguiranno. Le altre fonti di informazioni saranno costrette ad adeguarsi
È esattamente quel che scrivo da tempo con tanti precisi riferimenti.
Del resto non sono Faziosi solo i giornalisti ma molti dei programmi di riferimento culturale della TV sono assolutamente schierati e tendenziosi.
"Che tempo che fa", con bietolone Fazio che fa finta d'essere obiettivo,
"Talk show" che dovrebbe parlare di televisione ma che oramai ha preso una deriva politica pesante.
Tutti si lamentano di Bruno Vespa ma nessuno dice una parola su queste nicchie di deriva culturale.
Se qualcuno ha mai ascoltato "La7" al mattino si sarà accorto che il pensiero di destra (ed ora anche quello grillino) è bandito o insultato senza obiezioni.
Lo scandalo vero è quello della TV nazionale che lascia spazio a Bianca Berlinguer ed ad una informazione sempre parziale e virata come quella del RAI TG 24 il cui ex-direttore, se non fosse stato chiaro prima, è stato eletto nelle file del PD (ma doveva candidarsi per rifondazione comunista).
Informazioni distorte con i soldi dello stato.
L'opinione dei radical chic e della sinistra guarda sempre ai "fuscelli" di Mediaset e Minzolini ma si è sempre guardata bene dal criticare la "trave" dei sui amici.
Grillo, dopo aver preso schiaffi pensanti da tutti (soprattutto da sinistra) ora si sveglia e scopre che non tutta l'Italia naviga e si collega con il suo blog.
Scopre che l'informazione viaggia ancora attraverso il video (definito da lui un dinosauro in via d'estinzione) e la carta stampata venduta quotidianamente nelle edicole.
Urlare "Dannati giornalisti, sono faziosi!"
Non basta; è necessaria una informazione alternativa vera, onesta, obiettiva.
Urlare serve ma solo fino al punto di rottura dell'insulto fine a se stesso contro chiunque
Bisogna crearla, coltivarla e diffonderla. Se i criteri di una informazione corretta vengono rispettati, le persone, "i cittadini" capiranno e seguiranno. Le altre fonti di informazioni saranno costrette ad adeguarsi
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