Quando hanno ragione.
Autore: Redazione Casteddu Online il 17/12/2015 15:37
Sono spesso critico nei confronti del M5S però lo sono solo quando diventano propositivi. Le loro teorie economiche sono aride e pericolose.
Quando però si tratta di critiche al sistema politico, anzi al sistema di certi politici hanno perfettamente ragione.
Molti di questi consiglieri regionali non avrebbero mai visto 10.000€ mensili se non fossero stati eletti. Di fatto sono stati dei privilegiati assoluti visti gli stipendi medi dell'isola.
A loro però non bastava. Dovevano mungere a loro piacimento anche dai fondi destinati ai gruppi politici.
Non ho dubbi che in molti casi abbiano utilizzato quei soldi per "attività politica" ma forse scopriremo hanno "acquistato i voti"...
La signora Barracciu, non presente nell'elenco, si è pagata la benzina per fare 4 volte il giro del mondo e non solo.
Un certo Sanjust ha "attinto" per pagarsi il matrimonio della figlia.
A ben vedere questa moda illegale ha contagiato un po' tutti i partiti. Non si tratta quindi di politica ma, ancora una volta di persone che hanno un'idea sbagliatissima della politica e dei soldi pubblici.
In questo ben vengano gli strali di Grillo e, soprattutto la legge e la legalità.
PS
L'assoluzione di Penati a Milano invece mi fa pensare malissimo. Di soldi pubblici li ne sono girati a fiumi e molti sono finiti nelle tasche sbagliate. Non vorrei che, ancora una volta, gli orientamenti politici dei giudici abbiano avuto un peso determinante. Del resto siamo ancora in attesa di una soluzione e della chiusura dell'inchiesta sulla Monte dei Paschi: banca rossa, regione rossa e giudici dello stesso colore che la faranno sfangare a tutti?
Anche questo aiuta il M5S.
Peculato aggravato,tutti i nomi dei 46 consiglieri regionali a rischio
Ecco chi sono i politici sardi che rischiano il processo nell'inchiesta bis per i fondi ai gruppi: da Giorgio Oppi al deputato Pd Silvio Lai, passando per i sindaci Mario Bruno e Salvatore Mattana. Ci sono anche i due fratelli Randazzo e il parlamentare quartese Marco Meloni. Quasi tutti di centrosinistra. L'elenco completo
Autore: Redazione Casteddu Online il 17/12/2015 15:37
Quarantasei consiglieri regionali sardi rischiano il processo con un'accusa durissima: peculato aggravato. Davvero un'immagine negativa, quella che sta facendo il giro d'Italia anche in queste ore. Tra loro, per una somma contestata di 112 mila euro, c'è anche Giorgio Oppi dell'Udc, da sempre considerato uno dei politici più potenti del Cagliaritano. Ma i 46 consiglieri che rischiano seriamente il rinvio a giudizio alla conclusione dell'inchiesta soo quasi tutti di centrosinistra. L'indagine-bis sui fondi ai gruppi si concentra anche su udc e Partito Sardo d'azione, mentre è stato scagionato Marco Espa del Pd.
Ma ecco tutti i nomi: nel Pd si parte da Chicco Porcu, un tempo fedelissimo di Soru (gli viene contestata la somma di 172173 euro), al sindaco di Sarroch Salvatore Mattana (79 euro). Sono indagati e a rischio processo nel centrosinistra anche Antonio Biancu, Giuseppe Cuccu, Mariuccia Cocco, Giovanni Giagu, Marco Meloni, Francesco Sabatini,Mario Uggias, Simonetta Sanna, Carmelo Cachia, Gavino Manca, il guru della Villacidrese Siro Marroccu, Antonio Calledda, Angelina Corrias, Vincenzo Floris, gli ex sindaci Tarcisio Agus e Beniamino Scarpa, Giuseppe Pirisi, Renato Cugini, Silvio Bachisio Lai, Giovanni Battista Orrù, l'ex presidente del consiglio regionale Giacomo Spissu, Alberto Sanna, Nazareno Pacifico, il sindaco di Alghero Mario Bruno, Gianluigi Gessa, Elia Corda, Alessandro Frau, Steanio Pinna, Giovanni Porcu. Nel Psd'Az sono nel calderone dell'inchiesta sui fondi ai gruppi Efisio Planetta, il sassarese e più voltre segrerario regionale Giacomo Sanna, l'ex presidente dell'Ersu Christian Solinas. Per l'Udc oltre al super capo Giorgio Oppi, anche l'ex assessore regionale Andrea Biancareddu, l'ex assessore alla Cultura Sergio Milia, Roberto Capelli, Sergio Obinu, Sergio Marracini, Vitorio Randazzo, Antonio Cappai, Salvatore Amadu, Alberto Randazzo.
Sono spesso critico nei confronti del M5S però lo sono solo quando diventano propositivi. Le loro teorie economiche sono aride e pericolose.
Quando però si tratta di critiche al sistema politico, anzi al sistema di certi politici hanno perfettamente ragione.
Molti di questi consiglieri regionali non avrebbero mai visto 10.000€ mensili se non fossero stati eletti. Di fatto sono stati dei privilegiati assoluti visti gli stipendi medi dell'isola.
A loro però non bastava. Dovevano mungere a loro piacimento anche dai fondi destinati ai gruppi politici.
Non ho dubbi che in molti casi abbiano utilizzato quei soldi per "attività politica" ma forse scopriremo hanno "acquistato i voti"...
La signora Barracciu, non presente nell'elenco, si è pagata la benzina per fare 4 volte il giro del mondo e non solo.
Un certo Sanjust ha "attinto" per pagarsi il matrimonio della figlia.
A ben vedere questa moda illegale ha contagiato un po' tutti i partiti. Non si tratta quindi di politica ma, ancora una volta di persone che hanno un'idea sbagliatissima della politica e dei soldi pubblici.
In questo ben vengano gli strali di Grillo e, soprattutto la legge e la legalità.
PS
L'assoluzione di Penati a Milano invece mi fa pensare malissimo. Di soldi pubblici li ne sono girati a fiumi e molti sono finiti nelle tasche sbagliate. Non vorrei che, ancora una volta, gli orientamenti politici dei giudici abbiano avuto un peso determinante. Del resto siamo ancora in attesa di una soluzione e della chiusura dell'inchiesta sulla Monte dei Paschi: banca rossa, regione rossa e giudici dello stesso colore che la faranno sfangare a tutti?
Anche questo aiuta il M5S.
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