Scrivo ancora su di lui perché la sua lotta per certi aspetti oltre che essere meritevole è necessaria.
Però
Sia chiaro
Non c'è stato nessun golpe. Nemmeno un golpetto furbetto.
Ci sono delle persone elette che hanno fatto le loro scelte.
Il fatto che non siano concordi con il Comico e le scelte dei "cittadini" è normale.
Infatti siamo ancora in una democrazia e questa va accettata in tutti i suoi aspetti e deficienze.
Se le votazioni fossero andate diversamente, se gli italiani non avessero diviso per tre il Parlamento non ci sarebbero stati problemi.
In passato (ed in realtà questo era il disegno di Casini) il "terzo incomodo" si offriva al miglior offerente o ricattava le maggioranze di turno.
Questa volta è toccato a Grillo. Lui, intransigente come deve essere un rivoluzionario, non vuole partecipare al Governo con "color che son defunti"; un governo deve esserci e gli altri lo fanno.
Non è inciucio ma necessità.
Non sarà un governo di lunga durata, anzi. L'anno di vita, dichiarato e auspicato, non ci sarà.
Troppo divisi i PD, troppe differenze fra i sostenitori; sempre che nasca ed abbia la fiducia.
Però ci sono le regole date dalle leggi e dalla Costituzione. Che a Grillo molte di queste non piacciano lo capisco, ma è la politica, con tutti i suoi meccanismi e compromessi, che deve cambiarle; la politica con le sue MAGGIORANZE.
Grillo nella conferenza stampa, fra le tante cose, si è domandato come fanno gli italiani a scegliere ancora Berlusconi e Bersani.
Strano che non comprenda la risposta. Certamente una parte non ama gli sconvolgimenti totali da lui proposti; preferisce l'usato sicuro conoscendone anche i gravi difetti.
Sul Movimento 5 Stelle invece qualche perplessità ci stà.
I blog di Beppe in questi anni non sono stati un esempio di coerenza. -Sfascia tutto si; ma la ricostruzione spesso è fantasiosa e vaga-
Poi direi che gli altri dubbi possano venire dai metodi di scelta dei candidati e degli eletti.
Lui li chiama una famiglia, un gruppo coeso pronto a perseguire gli obiettivi fino alla fine.
Ne esalta le qualità (senza conoscerle veramente) come se una laurea fosse garanzia assoluta.
In realtà si tratta di un gruppo eterogeneo, scelto in rete in fretta e furia. Spesso votato da pochi amici. Costoro dovrebbero cambiare l'Italia... Vediamo tutti come ogni giorno danno segni di stonature e disaccordi.
Cosa dire poi di chi chiede per sè l'incarico per fare un Governo senza avere minimamente il numero?
Cosa dire di chi non vuole stare al governo, non vuole elezioni e, contemporaneamente non vuole che altri lo facciano?
Chieda elezioni SUBITO, a giugno. Ora i sondaggi gli danno ragione. Si voti subito ma sappia che, in questa DEMOCRAZIA, potrebbe non avere ancora i numeri per fare una Grillodittatura.
Mussolini dopo la marcia su Roma c'era riuscito.
Però
Sia chiaro
Non c'è stato nessun golpe. Nemmeno un golpetto furbetto.
Ci sono delle persone elette che hanno fatto le loro scelte.
Il fatto che non siano concordi con il Comico e le scelte dei "cittadini" è normale.
Infatti siamo ancora in una democrazia e questa va accettata in tutti i suoi aspetti e deficienze.
Se le votazioni fossero andate diversamente, se gli italiani non avessero diviso per tre il Parlamento non ci sarebbero stati problemi.
In passato (ed in realtà questo era il disegno di Casini) il "terzo incomodo" si offriva al miglior offerente o ricattava le maggioranze di turno.
Questa volta è toccato a Grillo. Lui, intransigente come deve essere un rivoluzionario, non vuole partecipare al Governo con "color che son defunti"; un governo deve esserci e gli altri lo fanno.
Non è inciucio ma necessità.
Non sarà un governo di lunga durata, anzi. L'anno di vita, dichiarato e auspicato, non ci sarà.
Troppo divisi i PD, troppe differenze fra i sostenitori; sempre che nasca ed abbia la fiducia.
Però ci sono le regole date dalle leggi e dalla Costituzione. Che a Grillo molte di queste non piacciano lo capisco, ma è la politica, con tutti i suoi meccanismi e compromessi, che deve cambiarle; la politica con le sue MAGGIORANZE.
Grillo nella conferenza stampa, fra le tante cose, si è domandato come fanno gli italiani a scegliere ancora Berlusconi e Bersani.
Strano che non comprenda la risposta. Certamente una parte non ama gli sconvolgimenti totali da lui proposti; preferisce l'usato sicuro conoscendone anche i gravi difetti.
Sul Movimento 5 Stelle invece qualche perplessità ci stà.
I blog di Beppe in questi anni non sono stati un esempio di coerenza. -Sfascia tutto si; ma la ricostruzione spesso è fantasiosa e vaga-
Poi direi che gli altri dubbi possano venire dai metodi di scelta dei candidati e degli eletti.
Lui li chiama una famiglia, un gruppo coeso pronto a perseguire gli obiettivi fino alla fine.
Ne esalta le qualità (senza conoscerle veramente) come se una laurea fosse garanzia assoluta.
In realtà si tratta di un gruppo eterogeneo, scelto in rete in fretta e furia. Spesso votato da pochi amici. Costoro dovrebbero cambiare l'Italia... Vediamo tutti come ogni giorno danno segni di stonature e disaccordi.
Cosa dire poi di chi chiede per sè l'incarico per fare un Governo senza avere minimamente il numero?
Cosa dire di chi non vuole stare al governo, non vuole elezioni e, contemporaneamente non vuole che altri lo facciano?
Chieda elezioni SUBITO, a giugno. Ora i sondaggi gli danno ragione. Si voti subito ma sappia che, in questa DEMOCRAZIA, potrebbe non avere ancora i numeri per fare una Grillodittatura.
Mussolini dopo la marcia su Roma c'era riuscito.
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