Quel che è successo oggi sembra la sintesi dei miei Blog.
Come ha detto il fratello di Bersani il PD "democratico", per scelta del suo segretario non è riuscito a domare la "democrazia" e le tante teste.
Allora possiamo riassumere che le prediche di Bersani per i partiti senza leadership forte sono più deboli.
Nonostante il suo gridare contro i partiti raccolti sotto un solo nome.
Lui è sempre stato un leader debole; posso, a buon diritto, oggi, aggiungere: inetto.
Il Partito Democratico è un partito "del nulla"; lo è sempre stato. Ex-pci convertiti, democristiani vagamente di sinistra, ex-socialisti mai pentiti, più burrumballa varia.
Grandi ideali di principio ma sempre in situazioni di rottura quando si arriva al dunque.
Li ha uniti solo l'odio per Berlusconi, il bersaglio di tutti, il colpevole di tutto poi... Basta.
"NOI" e non "IO" ecco le parole che sbandieravano i capi. Poi l'egoismo dei vari capi, capetti, gruppi, gruppetti sempre a rompere nel momento sbagliato.
Bersani era il vecchio. Votato dalla nomenclatura comunista. Votato da chi aveva paura di cambiare convinto che l'organizzazione fosse sufficiente a tenere insieme il partito come nel passato comunista; poi è arrivato Renzi...
Buttarsi ancora una volta a sinistra, con Vendola (che ha preso il 3,5%) non è stata una cosa buona.
Gli italiani sono incazzati neri ma anche moderati, quindi la destra ha tenuto e Grillo è esploso.
La deriva di Bersani non ha convinto.
Ora Bersani si dimette ma è troppo tardi.
Avevo detto ad una amica: "se Berlusconi è un danno perché votate Bersani che è un danno ancora peggiore?"
Mi guardò e sorrise con commiserazione.
Ora ricostruire sarà difficilissimo ed ancor più difficile governare le troppe anime PD animate di vendetta.
Eppure un partito di sinistra serio e moderato all'ITALI serve sul serio
Come ha detto il fratello di Bersani il PD "democratico", per scelta del suo segretario non è riuscito a domare la "democrazia" e le tante teste.
Allora possiamo riassumere che le prediche di Bersani per i partiti senza leadership forte sono più deboli.
Nonostante il suo gridare contro i partiti raccolti sotto un solo nome.
Lui è sempre stato un leader debole; posso, a buon diritto, oggi, aggiungere: inetto.
Il Partito Democratico è un partito "del nulla"; lo è sempre stato. Ex-pci convertiti, democristiani vagamente di sinistra, ex-socialisti mai pentiti, più burrumballa varia.
Grandi ideali di principio ma sempre in situazioni di rottura quando si arriva al dunque.
Li ha uniti solo l'odio per Berlusconi, il bersaglio di tutti, il colpevole di tutto poi... Basta.
"NOI" e non "IO" ecco le parole che sbandieravano i capi. Poi l'egoismo dei vari capi, capetti, gruppi, gruppetti sempre a rompere nel momento sbagliato.
Bersani era il vecchio. Votato dalla nomenclatura comunista. Votato da chi aveva paura di cambiare convinto che l'organizzazione fosse sufficiente a tenere insieme il partito come nel passato comunista; poi è arrivato Renzi...
Buttarsi ancora una volta a sinistra, con Vendola (che ha preso il 3,5%) non è stata una cosa buona.
Gli italiani sono incazzati neri ma anche moderati, quindi la destra ha tenuto e Grillo è esploso.
La deriva di Bersani non ha convinto.
Ora Bersani si dimette ma è troppo tardi.
Avevo detto ad una amica: "se Berlusconi è un danno perché votate Bersani che è un danno ancora peggiore?"
Mi guardò e sorrise con commiserazione.
Ora ricostruire sarà difficilissimo ed ancor più difficile governare le troppe anime PD animate di vendetta.
Eppure un partito di sinistra serio e moderato all'ITALI serve sul serio
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