La Grecia si è piegata, Grillo e Salvini hanno dimostrato quel che sono: inutili parolai e portatori di ricette politiche dannose.
Come detto Salvini urla contro l'euro ma non si rende conto che, in caso di uscita, perderebbe anche lui.
Con un paese alla fame la gente andrebbe a bruciargli la casa. Forse è quello che ha pensato Tsipras quando ha firmato l'accordo. Non è voluto passare alla storia come "l'uomo del fallimento".
L'orgoglio non basta. Se sei personalmente oberato di debiti alla fine saranno molti creditori a rimanere delusi mentre tu, al massimo finisci per strada a vagabondare.
Se invece parliamo di un paese intero e tu sei il responsabile non puoi pensare di far finire alla fame vera tutti i tuoi concittadini, senza appello.
Alcuni dicono che la Grecia sia diventata un protettorato della Germania; certo il prezzo è stato e sarà alto ma a chi si sarebbe dovuta vendere in caso di mancato accordo?
Alla Russia? Alla Cina?
Da qualche parte avrebbe dovuto cercare i soldi che non ha e di sicuro "non in regalo".
La scelta è stata di restare in Europa perché i vicini sono quelli che alla fine capiscono e condividono la tua storia e le tue esigenze.
Forse, nonostante il suo comunismo latente, Tsipras, ha fatto memoria di come i russi hanno trattato i paesi satelliti (l'Ucraina è uno di questi), della Cina è meglio non parlare.
Non sarebbe stato positivo neppure abbuonare il debito. L'economia europea e mondiale è talmente interconnessa che si sarebbe potuta riavviare una crisi ancora più grave e la Grecia, senza soldi, avrebbe avuto le stesse difficoltà.
Spero che questa storia serva a far capire quante idiozie dicono Grillo e Casaleggio.
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