Mi è sempre stato chiaro che la Sardegna non si sa vendere.
Non sa vendere i proprio prodotti non sa vendere il territorio per il turismo.
La Costa Smeralda è stata un'intuizione del principe Karim; ha acceso la fantasia su un luogo favoloso dandogli quella veste vip-snob che è servita per il decollo; il principe non è certo sardo...
I sardi invece l'hanno sminuita e snaturata, permettendo colate di cemento e non dando nessun ordine nel traffico e sulle spiagge, nessuna idea.
Il marketing è proprio questo accendere l'immaginario desiderato, far sognare.
La Costa Smeralda è ancora vagamente l'angolo dei Vip, dove tanti vanno a cercare occasioni e affari altri a guardare i ricchi, ma ha perso molto.
Se qualcuno dice invece "Santo Domingo" la sensazioni dei più richiama luoghi esotici, tropici e spiagge fantastiche. Un posto lontano esclusivo dove vantarsi d'essere andato.
Il Kenia è la savana con gli animali selvatici e così via.
Fuori dalla costa dei ricchi alla Sardegna restano il mare e le acque bellissime ma anche servizi e accoglienza non sempre all'altezza; pochissima cultura e preparazione per l'accoglienza.
Inoltre da anni si cerca di favorire il turismo verso le bellissime zone interne ricche anche di siti e tesori archeologici unici al mondo.
L'occasione poteva venire dai Giganti di Monte Prama (lasciati in cantina 30 anni... sig!) statue uniche e realmente misteriose ma i risultati sono stati finora scarsetti e lo sviluppo molto lento nonostante l'impiego di ingenti capitali pubblici per la promozione (la promozione per i giganti è stata molto scarsa rispetto al loro valore e bellezza)
È stata sufficiente però una puntata TV di Voyager per accendere fantasia e dibattiti.
Giacobbo, ha aperto lo stargate del mondo misterioso dei sardi antichi ed ha scatenato domande, curiosità e interesse.
Persino a Cagliari si è parlato a lungo della trasmissione.
Gli accademici hanno storto il naso davanti a qualche "volo" del creativo presentatore solo perché non hanno capito la potenzialità di certi messaggi.
Potrebbero invece prendere esempio da un eminente scienziato Michio Kaku: I suoi documentari su National Geographic Channel, molto vicini alla fantascienza, generano grandissimo interesse per le nuove scoperte e per la scienza.
Lui si presta anche a piccoli show davanti ad un pubblico mascherato che sogna il futuro.
Ed ecco l'elemento già richiamato: il sogno, l'immaginario; ciò che ha saputo dare Giacobbo ai tesori della nostra isola e che decine di amministrazioni regionali hanno affossato.

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