Ho letto un numero dell'"Espresso " di alcune settimane fa: nessun articolo faceva riferimento o citava un partito di destra. Per loro oramai esiste una sola parte politica; la destra è morta e sepolta.
Ora persino Salvini viene tacitato dalla foto di un bimbo morto su una spiaggia in Turchia.
La colpa è di Berlusconi, in toto o quasi.
Ci penso ogni giorno, sommerso da questa retorica totalizzante da cui non si può scappare, con pochissime teste che la contrastano.
Quel che rimane della destra, Libero e Il Giornale, scelgono l'impatto populista e la volgarità (Libero su FB ha quasi solo richiami a tette e culi).
Il Giornale ha persino licenziato una delle rare teste raffinate: Marcello Veneziani.
Sembra una vuoto pneumatico da cui sono fuggiti tutti nel timore d'essere chiamati "berlusconiani".
Allora si è costretti a subire per poi perdere elezioni e lucidità per tanti anni a venire.
Berlusconi ha tante colpe, enormi; non si può vivere una vita dissoluta e fare il Presidente del Consiglio; non si può, nel mirino di tanti giudici fare così tanti errori.
Le responsabilità sono anche di Fini, che finì grazie alla sua miope visione politica.
Scrissi della sua precoce scomparsa il giorno dopo il famoso "strappo", la sua amica, allora direttrice del "Secolo D'Italia" non mi diede retta e non capì.
Le mie parole furono profetiche: questo strappo lo pagherà Fini con la scomparsa dalla scena politica e tutta l'Italia con il dominio pluridecennale della sinistra.
Alle volte penso veramente che Renzi rappresenti una piccola salvezza; soprattuto dopo aver sentito D'Alema (qualcuno disse che era di destra anche lui..., mio Dio!).
D'Alema rappresenta veramente il fallimento di una ideologia. Con Prodi ha fatto un mare di danni e lui ha sempre perso le elezioni.
Ora accusa Renzi d'aver perso consensi ma il "suo" partito era ben sotto certe soglie.
Dovrebbe tacere nunc e semper ed invece sentenzia e critica senza soluzioni vere e concrete.
Nei secoli fedele al disastro.
I moderati subiscono e non possono reagire: nessuno li rappresenta.
Non dico in parlamento ma sui media ed anche sulla rete; lì funzionano solo le urla, le denunce e gli insulti: le condivisioni non funzionano altrimenti. Quindi si scatenano commenti ignoranti volgari mai produttivi. Ho constatato che è completamente inutile discutere sui social.
La mia ricetta potrebbe essere semplice.
Rinunciate al Leader, create un gruppo dirigente, elaborate strategie e idee di comunicazione forti e liberali; cacciate tutti i delinquenti non lasciate mai dubbi sulla legalità; comunicate con tutti social compresi.
Sono pessimista, vedo solo lotte per mantenere le proprie posizioni e i proprio giardinetti. So che nessuno raccoglierà. Ci godremo Renzi e poi chissà forse la follia M5S per vedere Di Maio presidente del consiglio e il paese cadere nel baratro.
Ora persino Salvini viene tacitato dalla foto di un bimbo morto su una spiaggia in Turchia.
La colpa è di Berlusconi, in toto o quasi.
Ci penso ogni giorno, sommerso da questa retorica totalizzante da cui non si può scappare, con pochissime teste che la contrastano.
Quel che rimane della destra, Libero e Il Giornale, scelgono l'impatto populista e la volgarità (Libero su FB ha quasi solo richiami a tette e culi).
Il Giornale ha persino licenziato una delle rare teste raffinate: Marcello Veneziani.
Sembra una vuoto pneumatico da cui sono fuggiti tutti nel timore d'essere chiamati "berlusconiani".
Allora si è costretti a subire per poi perdere elezioni e lucidità per tanti anni a venire.
Berlusconi ha tante colpe, enormi; non si può vivere una vita dissoluta e fare il Presidente del Consiglio; non si può, nel mirino di tanti giudici fare così tanti errori.
Le responsabilità sono anche di Fini, che finì grazie alla sua miope visione politica.
Scrissi della sua precoce scomparsa il giorno dopo il famoso "strappo", la sua amica, allora direttrice del "Secolo D'Italia" non mi diede retta e non capì.
Le mie parole furono profetiche: questo strappo lo pagherà Fini con la scomparsa dalla scena politica e tutta l'Italia con il dominio pluridecennale della sinistra.
Alle volte penso veramente che Renzi rappresenti una piccola salvezza; soprattuto dopo aver sentito D'Alema (qualcuno disse che era di destra anche lui..., mio Dio!).
D'Alema rappresenta veramente il fallimento di una ideologia. Con Prodi ha fatto un mare di danni e lui ha sempre perso le elezioni.
Ora accusa Renzi d'aver perso consensi ma il "suo" partito era ben sotto certe soglie.
Dovrebbe tacere nunc e semper ed invece sentenzia e critica senza soluzioni vere e concrete.
Nei secoli fedele al disastro.
I moderati subiscono e non possono reagire: nessuno li rappresenta.
Non dico in parlamento ma sui media ed anche sulla rete; lì funzionano solo le urla, le denunce e gli insulti: le condivisioni non funzionano altrimenti. Quindi si scatenano commenti ignoranti volgari mai produttivi. Ho constatato che è completamente inutile discutere sui social.
La mia ricetta potrebbe essere semplice.
Rinunciate al Leader, create un gruppo dirigente, elaborate strategie e idee di comunicazione forti e liberali; cacciate tutti i delinquenti non lasciate mai dubbi sulla legalità; comunicate con tutti social compresi.
Sono pessimista, vedo solo lotte per mantenere le proprie posizioni e i proprio giardinetti. So che nessuno raccoglierà. Ci godremo Renzi e poi chissà forse la follia M5S per vedere Di Maio presidente del consiglio e il paese cadere nel baratro.
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