Nel secolo scorso andava tanto di moda la Realpolitik; gli stati, salvo poche eccezioni di schieramento, dialogavano con dittatori o regimi oppressivi a seconda della convenienza.
Le convenienze potevano essere strettamente politiche, economiche o solo strategiche.
Da una parte si reggevano alcune alleanze dall'altra le azioni delle nazioni erano decise, giuste o sbagliate, ma chiare.
Tante situazioni hanno mischiato le carte ed i nemici sono sempre anche un poco amici e viceversa.
Altre volte ho scritto della situazione siriana. Apparentemente non sembra che l'occidente possa intervenire. Uno o l'altro schieramento hanno degli aspetti negativi e passare da un despota a uno Stato islamico non sembra un grande passo avanti, né per l'occidente né per la popolazione siriana, oggi disperata.
Gli USA e l'Europa con questi dubbi, dopo il disastro il Libia, lasciano che l'IS con soldi facili, fuoristrada e armi oggi rudimentali avanzi su tutti i fronti.
La Russia e Putin restano legati al passato e non vanno tanto per il sottile.
Le convenienze potevano essere strettamente politiche, economiche o solo strategiche.
Da una parte si reggevano alcune alleanze dall'altra le azioni delle nazioni erano decise, giuste o sbagliate, ma chiare.
Tante situazioni hanno mischiato le carte ed i nemici sono sempre anche un poco amici e viceversa.
Altre volte ho scritto della situazione siriana. Apparentemente non sembra che l'occidente possa intervenire. Uno o l'altro schieramento hanno degli aspetti negativi e passare da un despota a uno Stato islamico non sembra un grande passo avanti, né per l'occidente né per la popolazione siriana, oggi disperata.
Gli USA e l'Europa con questi dubbi, dopo il disastro il Libia, lasciano che l'IS con soldi facili, fuoristrada e armi oggi rudimentali avanzi su tutti i fronti.
La Russia e Putin restano legati al passato e non vanno tanto per il sottile.
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