A Bologna l'arcigay con il soldi del Comune ha finanziato uno spettacolo blasfemo.
L'immagine qui sopra, circolata velocemente sui social, è molto eloquente.
"Ovviamente" si tratta di una "mirabile opera d'arte unica e irripetibile" visto il silenzio delle tante istituzioni, come la signora Boldirni, che i giorni successivi alla strage do Chalie Hebdo hanno blandito i disegnatori per una satira eccessiva da moderare.
Probabilmente il punto è proprio questo. L'Islam per quattro vignette ha scatenato, prima le piazze poi è arrivata ad uccidere alcuni degli autori; i disegnatori danesi sono sempre sotto scorta.
Non dimenticando lo scrittore Salman Rushdie perennemente in pericolo da decenni.
Così nessun "eroe" osa fare spettacolini su Maometto e neppure battute sulla religione islamica.
I cattolici invece, giustamente, no, non reagiscono allo stesso modo; allora è lecito superare qualunque limite nel silenzio TOTALE (probabilmente assenso...) di coloro che, pur non essendo fedeli, solitamente difendono l'onorabilità di Maometto.

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