È morto pochi giorni fa Giorgio Melis, uno dei decani del giornalismo sardo.
Come in tutte queste occasioni si sprecano le lodi.
Io non l'ho mai sopportato.
Se avesse tenuto un suo blog personale avrei almeno cercato di leggerlo ma ha scritto per i più importanti quotidiani locali, quando la carta stampata aveva ancora grande impatto.
Poi si è dedicato a qualche notiziario on-line con scarso successo.
Negli anni è andato via, via peggiorando.
La sua scrittura involuta conteneva un numero di insulti triplo rispetto all'insieme delle parole e esponenzialmente elevatissimo rispetto ai concetti: anzi alla fine ne restava solo uno: sono tutti degli imbecilli.
Forse pensava d'essere l'unico genio in circolazione.
Ho letto di recente un articolo su intelligenza e modestia che crescono di pari passo. Questa dovrebbe essere la soluzione.
Il suo come quello di San-Toro non e giornalismo; è altro. Propaganda, insulto libero, vomito di bile; non so.
Ma dare notizie e anche commentarle con coraggio e correttezza non passa per quelle strade.
Mi spiace Giorgio per la tua dipartita ma non sentirò la mancanza dei tuoi esagerati veleni organizzati in paragrafi.
Come in tutte queste occasioni si sprecano le lodi.
Io non l'ho mai sopportato.
Se avesse tenuto un suo blog personale avrei almeno cercato di leggerlo ma ha scritto per i più importanti quotidiani locali, quando la carta stampata aveva ancora grande impatto.
Poi si è dedicato a qualche notiziario on-line con scarso successo.
Negli anni è andato via, via peggiorando.
La sua scrittura involuta conteneva un numero di insulti triplo rispetto all'insieme delle parole e esponenzialmente elevatissimo rispetto ai concetti: anzi alla fine ne restava solo uno: sono tutti degli imbecilli.
Forse pensava d'essere l'unico genio in circolazione.
Ho letto di recente un articolo su intelligenza e modestia che crescono di pari passo. Questa dovrebbe essere la soluzione.
Il suo come quello di San-Toro non e giornalismo; è altro. Propaganda, insulto libero, vomito di bile; non so.
Ma dare notizie e anche commentarle con coraggio e correttezza non passa per quelle strade.
Mi spiace Giorgio per la tua dipartita ma non sentirò la mancanza dei tuoi esagerati veleni organizzati in paragrafi.
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