L'assessore al traffico del Comune di Cagliari, Coni (in collaborazione con la commissione ad hoc) ne ha combinata un'altra.
Per la realizzazione di una rampa importante sull'Asse Mediano di scorrimento ha chiuso un'importante rotatoria.
Questo ha parzialmente isolato una frazione della città ed ha creato gravissimi danni agli esercizi commerciali del circondario.
Alcuni Ipermercati denunciano un calo degli introiti per centinaia di migliaia di euro.
A una settimana dall'inizio dei lavori alcuni stanno iniziando pratiche per la riduzione del personale.
Testimoni dicono di vedere pochissimi operai all'opera nel grande cantiere aperto.
I lavori erano necessari. La nuova rampa renderà più accessibile l'importante arteria stradale (che però lo stesso assessore si prepara a spezzare a pochi km di distanza).
Molti sostengono che il cantiere e la viabilità avrebbero potuto essere gestiti in maniera differente riducendo i disagi.
Io credo che l'operazione di blocco netto e massiccio sia frutto dell'idea base del vulcanico assessore: guerra totale alle auto, con la riserva mentale: "cerchino altre strade o vadano in bici".
Sono convinto anche io che le auto nei centri delle città siano troppe. Sono convinto che sia necessario incentivare i mezzi alternativi (per Cagliari i mezzi pubblici soprattutto).
Non sono convinto che "la punizione educativa" sia utile; prima si danno i servizi alternativi poi si riducono gli spazi.
L'operazione descritta sopra è illuminante: la gente non rinuncia all'auto (spesso non può) cambia solo strada (creando nuovi ingorghi).
Per creare poi un nuovo tipo di circolazione è necessario ripensare (ed aiutare) tutto il commercio: portare buste e buste di spesa o attrezzi (ne caso dei brico) in bici ed in autobus non è possibile.
Allora l'assessore riguardi i suoi schemi (mentali soprattutto) e consideri che le città non vivono di solo centro e che la nostra vita, da 70 anni ormai, è scandita da un mezzo che ci permette di vivere in completa autonomia i nostri spostamenti: l'auto.
Pensare di educarci sul modello maoista non mi pare una bella idea
Per la realizzazione di una rampa importante sull'Asse Mediano di scorrimento ha chiuso un'importante rotatoria.
Questo ha parzialmente isolato una frazione della città ed ha creato gravissimi danni agli esercizi commerciali del circondario.
Alcuni Ipermercati denunciano un calo degli introiti per centinaia di migliaia di euro.
A una settimana dall'inizio dei lavori alcuni stanno iniziando pratiche per la riduzione del personale.
Testimoni dicono di vedere pochissimi operai all'opera nel grande cantiere aperto.
I lavori erano necessari. La nuova rampa renderà più accessibile l'importante arteria stradale (che però lo stesso assessore si prepara a spezzare a pochi km di distanza).
Molti sostengono che il cantiere e la viabilità avrebbero potuto essere gestiti in maniera differente riducendo i disagi.
Io credo che l'operazione di blocco netto e massiccio sia frutto dell'idea base del vulcanico assessore: guerra totale alle auto, con la riserva mentale: "cerchino altre strade o vadano in bici".
Sono convinto anche io che le auto nei centri delle città siano troppe. Sono convinto che sia necessario incentivare i mezzi alternativi (per Cagliari i mezzi pubblici soprattutto).
Non sono convinto che "la punizione educativa" sia utile; prima si danno i servizi alternativi poi si riducono gli spazi.
L'operazione descritta sopra è illuminante: la gente non rinuncia all'auto (spesso non può) cambia solo strada (creando nuovi ingorghi).
Per creare poi un nuovo tipo di circolazione è necessario ripensare (ed aiutare) tutto il commercio: portare buste e buste di spesa o attrezzi (ne caso dei brico) in bici ed in autobus non è possibile.
Allora l'assessore riguardi i suoi schemi (mentali soprattutto) e consideri che le città non vivono di solo centro e che la nostra vita, da 70 anni ormai, è scandita da un mezzo che ci permette di vivere in completa autonomia i nostri spostamenti: l'auto.
Pensare di educarci sul modello maoista non mi pare una bella idea
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