Pare all'origine del disastro ferroviario ci sia un errore umano; in più mancavano i moderni sistemi di blocco automatico presenti nelle tratte gestite dalle FFSS.
I media che hanno bisogno di un colpevole, puntano il dito sul binario unico.
Però, fatti rapidi conti, il 55% dei binari in Italia non è doppio.
In Sardegna per raddoppiare 16 km, intorno agli anni '80, impiegarono 25 anni; il resto della rete è quasi interamente singola.
Semplicemente mi pare che sia indispensabile puntare prima sulla sicurezza e renderla obbligatoria dove ora non c'è.
Se i pugliesi si lamentano, per una ferrovia arretrata qui nell'isola siamo al Jurassico.
L'assessore ai trasporti Deiana, dimostratosi quantomai inadeguato, alcuni anni fa aveva annunciato in pompa magna l'acquisto di 19 (diciannove) "treni veloci". Questi ultimi sono veloci solo su linee adatte e quelle sarde sono un disastro - senza contare che le motrici si sono dimostrate molto poco affidabili -; per adeguare le linee gli investimenti necessari sono copiosissimi e non si vedono neppure all'orizzonte.
Comprare diciannove treni non è stato uno scherzo ma i guadagno di tempo nella tratta Cagliari-Sassari - 220 km , intoppi meccanici a parte, è di 10 minuti.
Io ritengo la TAV è necessaria ma anche un importante investimento su tutto il trasporto su rotaia.
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