Ho ascoltato stamattina Rai 5 (ma chi mai seguirà Rai 5 alle 8:00 del mattino?...)
Erano presenti un intervistatore e due sociologi.
Io adoro queste persone riescono a non dire nulla con un sacco di belle parole infiocchettate.
"Oggi non siamo in grado di inventarci un nuovo sistema"; "i No-global; quelli si che avevano fantasia! Ma lo Stato ha represso il movimento nel sangue - non erano contro la globalizzazione ma contro questa globalizzazione"
Già ma quale? Non basta dire no, servono proposte e le proposte di quei signori si limitavano all'idea di sfasciare negozi e banche. Sai che sforzo mentale...
Un paio di belle sparate contro il capitalismo; un poco di nostalgia per rivoluzione russa "ha dato una speranza di cambiamento"; "andiamo incontro al disastro".
Tutto questo senza un pensiero diverso che dicesse almeno qualcosa di concreto.
Fumosità ai massimi sistemi: "la brexit è un modo di tornare al consolatorio impero britannico"
Fra le tante parole molto confuse da cui si traggono conseguenze generali da fatti singolari non c'è un'idea, appunto.
Il famoso e citato dai due "altro mondo possibile" non c'è; è nei fatti.
Il capitalismo è inevitabile e ineludibile.
Allora va domato, guidato, adattato.
Il comunismo è nato dalla fantasia di Marx poi ridotto malamente a sistema politico. Il suo fallimento È STORIA.
Da troppo tempo sento questa cantilena: "ci vuole un'alternativa a questa situazione un mondo possibile"
L'alternativa c'è, è: la fame per tutti.
Un regresso tecnologico mondiale che porterebbe povertà e disperazione per la maggior parte e disordini.
Forse una maggiore uguaglianza ma a quale costo?
Poi siamo sicuri che da una rivoluzione escano vincitrici le idee migliori? Quali?
E se vincessero gli estremisti?
Erano presenti un intervistatore e due sociologi.
Io adoro queste persone riescono a non dire nulla con un sacco di belle parole infiocchettate.
"Oggi non siamo in grado di inventarci un nuovo sistema"; "i No-global; quelli si che avevano fantasia! Ma lo Stato ha represso il movimento nel sangue - non erano contro la globalizzazione ma contro questa globalizzazione"
Già ma quale? Non basta dire no, servono proposte e le proposte di quei signori si limitavano all'idea di sfasciare negozi e banche. Sai che sforzo mentale...
Un paio di belle sparate contro il capitalismo; un poco di nostalgia per rivoluzione russa "ha dato una speranza di cambiamento"; "andiamo incontro al disastro".
Tutto questo senza un pensiero diverso che dicesse almeno qualcosa di concreto.
Fumosità ai massimi sistemi: "la brexit è un modo di tornare al consolatorio impero britannico"
Fra le tante parole molto confuse da cui si traggono conseguenze generali da fatti singolari non c'è un'idea, appunto.
Il famoso e citato dai due "altro mondo possibile" non c'è; è nei fatti.
Il capitalismo è inevitabile e ineludibile.
Allora va domato, guidato, adattato.
Il comunismo è nato dalla fantasia di Marx poi ridotto malamente a sistema politico. Il suo fallimento È STORIA.
Da troppo tempo sento questa cantilena: "ci vuole un'alternativa a questa situazione un mondo possibile"
L'alternativa c'è, è: la fame per tutti.
Un regresso tecnologico mondiale che porterebbe povertà e disperazione per la maggior parte e disordini.
Forse una maggiore uguaglianza ma a quale costo?
Poi siamo sicuri che da una rivoluzione escano vincitrici le idee migliori? Quali?
E se vincessero gli estremisti?
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