Ascoltavo alcuni giorni fa Fabrizio De Andrè, una canzone a cui non avevo fatto caso al testo con sufficiente attenzione: "Canzone del Maggio".
Caspita era rivolta al PCI! Lui (lui?) anarchico, era per strade con granate, pistole, randelli a menare le forze dell'ordine! Lui (lui?) era per strada a fare la rivoluzione mentre i dirigenti di PCI stavano comodi nelle loro sedie facendo finta che di non essere interessati: "Anche se allora vi siete assolti Siete lo stesso coinvolti"
Ecco la rivoluzione - mio Dio che disastro sarebbe stato - era fatta "giustamente" dalle proteste di strada (anche dalle BR?, mi chiedo) mentre i politici evitavano di andare a sparare e mettere bombe
Diciamo che ci siamo salvati... almeno parzialmente.
Un altro testo del cantautore genovese definito "criptico" da molti è "La domenica delle salme". Per chi non vuol capire o finge è chiaro che si tratta di un attacco deciso alla caduta del Muro di Berlino.
Lui, anarchico, non accetta la sconfitta del blocco comunista: ma come? Abbiamo lottato per strada, con sangue e lacrime e ora i maledetti capitalisti vogliono riprendersi tutto?
Poi ci sono i CCCP, diventati CSI, non sono riusciti - perché si sono sciolti - a diventare Russia, oggi sarebbero al fianco di Putin? Mah!?
No dimentichiamoci dei 99 Posse, che vogliono occupare tutto e sparare a vista i "fascisti"
Fedez è un frillo che parla perché ha un buco sotto il naso. Da radical-chic fintorivoluzonario le spara di qua e di la; i piddini & C. abboccano subito per dare manforte a questa specie di musicista del cavolo con idee vaghe e parecchio confuse, soccorrono lui, figlio prediletto del consumismo e di questa rete che rende popolari scemi di ogni genere
Sono in tanti ad aver scritto belle canzoni con testi ideologici non condivisibili. La musica si può ascoltare quando e perché è gradevole ma pensare che chi sta dietro il microfono sia sempre un eroe infallibile è una sciocchezza
Commenti