In Italia, il motto divenne celebre per il suo utilizzo da parte delle Brigate Rosse nel sequestro Macchiarini (3 marzo 1972), quando il dirigente della Sit-Siemens Idalgo Macchiarini fu fotografato con un cartello al collo che recitava "Mordi e fuggi. Niente resterà impunito. Colpiscine uno per educarne cento. Tutto il potere al popolo armato.
Un detto antico che arriva dal latino, rilanciato da Mao in tempi moderni.
Aggiornato per la Salis “menarne uno per educarne cento”.
Per alcuni i tempi non sono cambiati e così un professore di ideologia “incerta” ha sostenuto in TV che: i “Nazistelli si possono picchiare”, parlando in difesa di Ilaria Salis.
L’idea è in realtà più estesa. Anche i Leghisti si educano a botte. Perché allora lasciar fuori questi “neo-fascistelli” al governo? Non trascurerei i berlusconiani ancora illusi che Silvio ci abbi salvati. Quindi anche gli ex-democristi che hanno appoggiato il Cavaliere e che ora sostengono la nera Meloni.
Fino a poco tempo fa avrebbero menato anche i grillini, ora no, devono battere l destra, poi si vedrà.
C’è una sinistra che riproporrebbe i Gulag anche in Italia, in nome di quella ragione assoluta (chissà quale fra le tante) di cui si ergono titolari e paladini.
I pareri altrui, la democrazia e il parere degli elettori sono optional e inutili orpelli

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