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Dopo voto in Sardegna

La destra è riuscita a perdere l'ennesima Regione. Con il Piemonte, pronto a fare la stessa fine, farà, mi pare, strike!
Il dominio locale si tramuterà presto in una dittatura. Le urla grilline verranno presto sopite dalla fine seppur lenta della crisi.
Sarà una dittatura dolce o quasi; come quella presente nelle università di lettere, quando, non essere di sinistra o essere dichiaratamente di destra, impediva di passare gli esami.
Luminose le confessioni di in imprenditore Emiliano: "Io voterei a destra, ma, data la situazione smetterei di lavorare".

La destra, con Berlusconi ed i capi in testa devono porsi pesantemente questi problemi se vogliono sopravvivere.

Cappellacci è vittima di se stesso, delle sue mediazioni e della mancanza di idee chiare.
Ha creduto di poter fare pasticcetti e gabelline sotto traccia ma non si è reso conto che questi non sono più tempi per nascondere la polvere sotto il tappeto.

Speriamo lo sappia e lo capisca anche il nuovo presidente.
Un professore universitario...
Scusate la diffidenza ma ne abbiamo visto un'altro più famoso poco tempo fa a palazzo Chigi con uno dei peggiori governi del Paese.
Bravissimi questi professori quando insegnano ciò che sanno, pessimi quando devono imparare e sporcarsi le mani trovando idee e soluzioni.
Devo però ringraziare i magistrati ed il PD: evitare che la signora Barracciu diventasse presidente della regione Sardegna è stato un regalo che ricorderò a lungo.
Sentirla commentare i risultati delle elezioni è stato illuminante; il mio giudizio già pessimo è peggiorato: il nulla assoluto sommato ad una incredibile presunzione. Ma come sanno in molti 0 + 0 = 0.
Speriamo che Pigliaru non le addolcisca l'esclusione con un assessorato (e non ceda alle pressioni della raffineria Saras, visto il carburante che è in grado di consumare la signora).

Confido anche che il nuovo presidente governi con senso pratico e non con l'ideologia.

Tutti dicono: "il lavoro al primo posto". Alle cose che scrivo da tempo aggiungo che la Regione ha ben pochi poteri in questo campo. Per il lavoro ha fatto tanto negli anni passati assumendo stuoli di impiegati inutili.

Certo può indirizzare, creare circoli virtuosi per le imprese; provare ad attirare capitali e creare nuovi imprenditori (VERI!! e non gli squali di cui siamo circondati) sardi.
Occorre cultura economica; cultura dell'impresa e, per, esempio del turismo.
Inutile pensare d'essere autonomi e addirittura indipendenti se poi si viene divorati dal primo che porta due lire e vuole cementificare un'Isola allo stremo.

Ci sono tanti ambiti in cui la Regione può agire. Deve scegliere le persone giuste senza preconcetti.

Vedremo presto.
Avrei preferito Michela Murgia in consiglio.







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