Forse alla fine qualche giudice sano ha capito.
Il processo Ruby era una frescaccia.
Berlusconi non è né un puro né un esempio ma stiamo parlando di giustizia e di giudici imparziali.
Si capisce come, in tutti gli anni in qui è entrato in politica e in cui ha subito mille indagini e processi, il suo atteggiamento di sfida non sia piaciuto alle toghe.
Più difficile capire e accettare che molti di questi abbiamo ragionato seguendo la line della famosa frase di Di Pietro: "Io, questo lo rovino".
Le anomalie infatti sono state tante. A partite dall'ultima definitiva condanna; infatti per gli stessi reati sono stati assolti, di recente, il figlio Piersilvio e Fedele Confalonieri; elementi più fattivi e responsabili di quell'azienda che avrebbe evaso le tasse.
La questione Ruby ha restituito una pessima immagine dell'ex premier.
Troppi elementi equivoci alle sue feste, troppo dipendente dalle questioni sessuali.
Tante piccole cose che lo hanno reso ricattabile.
Non certo un uomo debole ma un uomo con debolezze, troppe.
Quel che non ha visto la signora Bocassini e nemmeno il suo capo Brutti Liberati è che non c'erano reati e che questi comunque erano difficilmente dimostrabili.
Non so cosa accadesse alle feste di Silvio, non avrei voluto partecipare, difficile pensare che fossero delle orge, dato il gran numero di persone che vi partecipavano.
Io ho capito Silvio. In passato ne ho conosciuto uno simile: anziano, piccolo, brutto e arrapato.
Abbiamo lavorato insieme e moriva d'invidia quando mi vedeva uscire con le mie belle amiche a cena.
Riusciva a disturbarmi al telefono diverse volte durante le cene per scuse banali di lavoro.
Lo compativo.
Pagava le ragazze. Non direttamente ma in un modo tutto suo, con regali e promesse.
Ho visto giovinette graziose passargli fra le mani e l'ho sentito vantarsi.
Un complesso evidente, da cui non sapeva uscire.
Silvio ha tutti i soldi che vuole ed una stupida idea da "collezionista"(qualcuno mi ha parlato addirittura di un album di foto).
C'è di peggio ma anche di molto meglio.
Kennedy, il più famoso, avevo lo stesso problema.
Reati, però, nel volersi scopare il mondo, non ci sono.
Solo noi in Italia ed i nostri magistrati (che indagano sul morso di Sanchez a Chiellini) potevano allestire questo processo.
Solo i giornalisti pippopani invidiosi di sinistra potevano raccontare con dovizia di particolari, magari sbavando, le scopate, o presunte tali di Silvio.
Oggi, incredibilmente, dopo aver tenuto i magistrati su un piedistallo come eroi infallibili, parlano di "sentenza scandalosa".
Ma io mi domando: perché sbagliano solo quando la cosa non vi aggrada?
Persino il "boia del Fatto quotidiano", pochi giorni fa, si è reso conto della pochezza del processo Ruby.
Silvio non sarà più candidato e questo da meno fastidi (anche ai giudici?); speriamo che le scelte dei giudici siano ancora giuste ed equilibrate.
Il processo Ruby era una frescaccia.
Berlusconi non è né un puro né un esempio ma stiamo parlando di giustizia e di giudici imparziali.
Si capisce come, in tutti gli anni in qui è entrato in politica e in cui ha subito mille indagini e processi, il suo atteggiamento di sfida non sia piaciuto alle toghe.
Più difficile capire e accettare che molti di questi abbiamo ragionato seguendo la line della famosa frase di Di Pietro: "Io, questo lo rovino".
Le anomalie infatti sono state tante. A partite dall'ultima definitiva condanna; infatti per gli stessi reati sono stati assolti, di recente, il figlio Piersilvio e Fedele Confalonieri; elementi più fattivi e responsabili di quell'azienda che avrebbe evaso le tasse.
La questione Ruby ha restituito una pessima immagine dell'ex premier.
Troppi elementi equivoci alle sue feste, troppo dipendente dalle questioni sessuali.
Tante piccole cose che lo hanno reso ricattabile.
Non certo un uomo debole ma un uomo con debolezze, troppe.
Quel che non ha visto la signora Bocassini e nemmeno il suo capo Brutti Liberati è che non c'erano reati e che questi comunque erano difficilmente dimostrabili.
Non so cosa accadesse alle feste di Silvio, non avrei voluto partecipare, difficile pensare che fossero delle orge, dato il gran numero di persone che vi partecipavano.
Io ho capito Silvio. In passato ne ho conosciuto uno simile: anziano, piccolo, brutto e arrapato.
Abbiamo lavorato insieme e moriva d'invidia quando mi vedeva uscire con le mie belle amiche a cena.
Riusciva a disturbarmi al telefono diverse volte durante le cene per scuse banali di lavoro.
Lo compativo.
Pagava le ragazze. Non direttamente ma in un modo tutto suo, con regali e promesse.
Ho visto giovinette graziose passargli fra le mani e l'ho sentito vantarsi.
Un complesso evidente, da cui non sapeva uscire.
Silvio ha tutti i soldi che vuole ed una stupida idea da "collezionista"(qualcuno mi ha parlato addirittura di un album di foto).
C'è di peggio ma anche di molto meglio.
Kennedy, il più famoso, avevo lo stesso problema.
Reati, però, nel volersi scopare il mondo, non ci sono.
Solo noi in Italia ed i nostri magistrati (che indagano sul morso di Sanchez a Chiellini) potevano allestire questo processo.
Solo i giornalisti pippopani invidiosi di sinistra potevano raccontare con dovizia di particolari, magari sbavando, le scopate, o presunte tali di Silvio.
Oggi, incredibilmente, dopo aver tenuto i magistrati su un piedistallo come eroi infallibili, parlano di "sentenza scandalosa".
Ma io mi domando: perché sbagliano solo quando la cosa non vi aggrada?
Persino il "boia del Fatto quotidiano", pochi giorni fa, si è reso conto della pochezza del processo Ruby.
Silvio non sarà più candidato e questo da meno fastidi (anche ai giudici?); speriamo che le scelte dei giudici siano ancora giuste ed equilibrate.
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