Idealmente funziona; come tutte le belle idee di sinistra.
Tante persone da tanti paesi diversi che si scambiano le esperienze e crescono felici insieme.
La realtà è ben diversa.
Ci sono problemi enormi non facilmente risolvibili.
Non voglio parlare di questo.
Il problema vero è la mentalità con cui i nuovi cittadini devono affrontare la vita nel paese nuovo.
Qui sono i veri danni creati dalla sinistra delle aperture perenni.
Annullato il concetto di patria e di paese per i migranti non esiste il concetto di appartenenza ma solo quello di sfruttamento.
Sfruttamento di un paese che, con tutti i difetti e le contraddizioni, si è costruito una posizione economica rilevante nel mondo.
Abbiamo servizi gratuiti come quello sanitario-assistenziale abbiamo un sistema pensionistico e lavorativo che garantisce, quando è controllato, dignità ai lavoratori.
Negli USA il giuramento per la cittadinanza è solenne ed ha un significato.
Si diventa cittadini USA con delle responsabilità e dei doveri.
Tutto questo in Italia è stato abolito. Cediamo ad ogni spintarelle terzomondista quote della nostra cultura e della nostra storia.
Per non dire di quelle religioni come l'ISLAM che odiano i nostri costumi e li combattono; allo stesso tempo pretendono libertà di culto (anche quando va contro la legge) e Moschee dallo stato.
Per non dire dei Ron che devono mantenere la loro cultura nomade anche quando questa li rende poveri e fa di loro questuanti di mestiere. Per non dire dei reati su cui le forze dell'ordine chiudono un occhio se non entrambe.
I nuovi immigrati non si sentono italiani e fanno poco per esserlo.
In certi gruppi anche le nuove generazioni tengono bene il distacco, culturale soprattutto.
Invasione a parte, è da qui che bisogna partire.
Dall'orgoglio di vivere ed essere cittadino di un bel paese che ha tanti problemi ma anche tanti pregi.
Un paese con un storia millenaria che qualcuno con la bocca colma di "cultura" vuole dimenticare.
Tante persone da tanti paesi diversi che si scambiano le esperienze e crescono felici insieme.
La realtà è ben diversa.
Ci sono problemi enormi non facilmente risolvibili.
Non voglio parlare di questo.
Il problema vero è la mentalità con cui i nuovi cittadini devono affrontare la vita nel paese nuovo.
Qui sono i veri danni creati dalla sinistra delle aperture perenni.
Annullato il concetto di patria e di paese per i migranti non esiste il concetto di appartenenza ma solo quello di sfruttamento.
Sfruttamento di un paese che, con tutti i difetti e le contraddizioni, si è costruito una posizione economica rilevante nel mondo.
Abbiamo servizi gratuiti come quello sanitario-assistenziale abbiamo un sistema pensionistico e lavorativo che garantisce, quando è controllato, dignità ai lavoratori.
Negli USA il giuramento per la cittadinanza è solenne ed ha un significato.
Si diventa cittadini USA con delle responsabilità e dei doveri.
Tutto questo in Italia è stato abolito. Cediamo ad ogni spintarelle terzomondista quote della nostra cultura e della nostra storia.
Per non dire di quelle religioni come l'ISLAM che odiano i nostri costumi e li combattono; allo stesso tempo pretendono libertà di culto (anche quando va contro la legge) e Moschee dallo stato.
Per non dire dei Ron che devono mantenere la loro cultura nomade anche quando questa li rende poveri e fa di loro questuanti di mestiere. Per non dire dei reati su cui le forze dell'ordine chiudono un occhio se non entrambe.
I nuovi immigrati non si sentono italiani e fanno poco per esserlo.
In certi gruppi anche le nuove generazioni tengono bene il distacco, culturale soprattutto.
Invasione a parte, è da qui che bisogna partire.
Dall'orgoglio di vivere ed essere cittadino di un bel paese che ha tanti problemi ma anche tanti pregi.
Un paese con un storia millenaria che qualcuno con la bocca colma di "cultura" vuole dimenticare.
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