È certo impopolare questa mia affermazione.
È forte ma non dice tutto.
Come al solito noi italiani giudichiamo una squadra intera dopo una sola partita, dopo un goal.
A seconda gli atleti diventano eroi o brocchi senza via di mezzo.
Ora l'onda degli scandali, tanti, troppi e insopportabili, farebbero pesare la bilancia verso i massimalisti boia: tutti al muro senza distinzione.
È evidente che si tratta di una affermazione umoral-superficiale.
Partirei da quel che ho appreso di recente.
L'insieme dei consiglieri comunali di un paese vicino a Cagliari è stata condannata in solido a ripagare per un atto approvato dalla maggioranza.
Sono stati condannati personalmente anche i consiglieri dell'opposizione con la motivazione che avrebbero dovuto abbandonare l'aula e impedire che fosse approvato. Non è stato sufficiente che avessero votato contro.
È come se un poliziotto arrestasse un ladro e questo rubasse nella cella: avrebbe forse dovuto sopprimerlo per evitare nuovi crimini?
Si può enumerare fra le follie del nostro sistema giudiziario che lascia (grazie ad una deriva teorica di sinistra) al giudice (irresponsabile per legge) amplissimo margine di manovra interpretativa: la famosa giustizia creativa. Abomino Giuridico per cui nessuno può considerarsi al sicuro.
L'immunità non deve rappresentare nessuna protezione per ladri o assassini o corrotti ma certo una forma di tutela contro i ricatti e certi giudici che in Italia non si sono mostrato molto obiettivi.
Attaccare giuridicamente il nemico politico è un'arma molto usata; specialmente dopo che si è dato libero sfogo alle pulsioni dei giudici molti dei quali non hanno mostrato nessun pudore mettendo prima della legge il loro credo politico.
Non ultimo il giudice Ingroia.
Bisogna poi ricordare che tanti deputati sono stati giudicati e condannati ma anche assolti.
Il giudizio migliore deve essere dato dal popolo che deve far in modo di eliminare gli elementi peggiori alle prime elezioni.
Non si può dire che il popolo è sovrano e poi trattarlo da imbecille ad ogni scelta che non ci piace.
Non più deputato, potrà essere indagato e giudicato senza.
Tuteliamo quindi i nostri parlamentari ma scegliamo il meglio sfogliando le loro carriera come una margherita prima di dare la nostra fiducia.
È forte ma non dice tutto.
Come al solito noi italiani giudichiamo una squadra intera dopo una sola partita, dopo un goal.
A seconda gli atleti diventano eroi o brocchi senza via di mezzo.
Ora l'onda degli scandali, tanti, troppi e insopportabili, farebbero pesare la bilancia verso i massimalisti boia: tutti al muro senza distinzione.
È evidente che si tratta di una affermazione umoral-superficiale.
Partirei da quel che ho appreso di recente.
L'insieme dei consiglieri comunali di un paese vicino a Cagliari è stata condannata in solido a ripagare per un atto approvato dalla maggioranza.
Sono stati condannati personalmente anche i consiglieri dell'opposizione con la motivazione che avrebbero dovuto abbandonare l'aula e impedire che fosse approvato. Non è stato sufficiente che avessero votato contro.
È come se un poliziotto arrestasse un ladro e questo rubasse nella cella: avrebbe forse dovuto sopprimerlo per evitare nuovi crimini?
Si può enumerare fra le follie del nostro sistema giudiziario che lascia (grazie ad una deriva teorica di sinistra) al giudice (irresponsabile per legge) amplissimo margine di manovra interpretativa: la famosa giustizia creativa. Abomino Giuridico per cui nessuno può considerarsi al sicuro.
L'immunità non deve rappresentare nessuna protezione per ladri o assassini o corrotti ma certo una forma di tutela contro i ricatti e certi giudici che in Italia non si sono mostrato molto obiettivi.
Attaccare giuridicamente il nemico politico è un'arma molto usata; specialmente dopo che si è dato libero sfogo alle pulsioni dei giudici molti dei quali non hanno mostrato nessun pudore mettendo prima della legge il loro credo politico.
Non ultimo il giudice Ingroia.
Bisogna poi ricordare che tanti deputati sono stati giudicati e condannati ma anche assolti.
Il giudizio migliore deve essere dato dal popolo che deve far in modo di eliminare gli elementi peggiori alle prime elezioni.
Non si può dire che il popolo è sovrano e poi trattarlo da imbecille ad ogni scelta che non ci piace.
Non più deputato, potrà essere indagato e giudicato senza.
Tuteliamo quindi i nostri parlamentari ma scegliamo il meglio sfogliando le loro carriera come una margherita prima di dare la nostra fiducia.
Commenti