A Cagliari e penso anche in tante città si moltiplicano i disperati che chiedono l'elemosina.
Qualcuno esagera e crea delle ronde per salvare le vecchiette da l'insistenza a volte eccessiva degli accattoni.
L'Italia si è salvata dal disastro sociale con le pensioni e con il debito che appunto aumenta.
Se fossero solo queste le motivazioni non sarebbe un male ma non è il momento di questo discorso.
La signora Boldrini che pensa poco ai suoi concittadini e molto ai nuovi e vecchi immigrati quasi ogni giorno ci dice che dobbiamo essere buoni e coccolare i nuovi arrivati perché sono un valore prezioso per la nostra crescita.
Non lo metto in dubbio in linea generale e di principio.
Purtroppo esiste una realtà che è quella di in paese con tanti disoccupati che fatica a riprendersi.
Tante famiglie sono in povertà altre a rischio.
In Sardegna in questi ultimi anni hanno chiuso tantissime aziende e al maggior parte di quelle più grosse.
La conseguenza sono i tanti giovani a spasso senza lavoro e con poche prospettive.
I più grandicelli senza tutele. Un single disoccupato e senza figli non ha diritto a nulla.
Ci vorrebbe il reddito di cittadinanza, come dice Grillo; non certo di quelle proporzioni e in ogni caso non ci sono soldi.
Non siamo un "isola dorata".
Le mense Caritas scoppiano di "clienti" italiani e stranieri.
Allora mi domando se sia intelligente aprire le porte senza limiti a centinaia di miglia di disperati, disperati nel loro paese che resteranno disperati anche da noi, alcuni schiavi della mafia o di imprenditori senza scrupoli.
Che senso ha alimentare una lotta fra poveri (che arriverà se non peggio) in un momento difficile come questo?
La legge Bossi-Fini parlava di quote d'ingresso. Quote tollerabili per un'Italia che non fa figli.
Ma non dimentichiamo che non fanno figli proprio perché non ci sono soldi e non ci sono prospettive.
Allora confido che qualcuno, oltre quel cretino di Salvini, prenda coscienza della realtà e non lasci il paese alla deriva.
Qualcuno esagera e crea delle ronde per salvare le vecchiette da l'insistenza a volte eccessiva degli accattoni.
L'Italia si è salvata dal disastro sociale con le pensioni e con il debito che appunto aumenta.
Se fossero solo queste le motivazioni non sarebbe un male ma non è il momento di questo discorso.
La signora Boldrini che pensa poco ai suoi concittadini e molto ai nuovi e vecchi immigrati quasi ogni giorno ci dice che dobbiamo essere buoni e coccolare i nuovi arrivati perché sono un valore prezioso per la nostra crescita.
Non lo metto in dubbio in linea generale e di principio.
Purtroppo esiste una realtà che è quella di in paese con tanti disoccupati che fatica a riprendersi.
Tante famiglie sono in povertà altre a rischio.
In Sardegna in questi ultimi anni hanno chiuso tantissime aziende e al maggior parte di quelle più grosse.
La conseguenza sono i tanti giovani a spasso senza lavoro e con poche prospettive.
I più grandicelli senza tutele. Un single disoccupato e senza figli non ha diritto a nulla.
Ci vorrebbe il reddito di cittadinanza, come dice Grillo; non certo di quelle proporzioni e in ogni caso non ci sono soldi.
Non siamo un "isola dorata".
Le mense Caritas scoppiano di "clienti" italiani e stranieri.
Allora mi domando se sia intelligente aprire le porte senza limiti a centinaia di miglia di disperati, disperati nel loro paese che resteranno disperati anche da noi, alcuni schiavi della mafia o di imprenditori senza scrupoli.
Che senso ha alimentare una lotta fra poveri (che arriverà se non peggio) in un momento difficile come questo?
La legge Bossi-Fini parlava di quote d'ingresso. Quote tollerabili per un'Italia che non fa figli.
Ma non dimentichiamo che non fanno figli proprio perché non ci sono soldi e non ci sono prospettive.
Allora confido che qualcuno, oltre quel cretino di Salvini, prenda coscienza della realtà e non lasci il paese alla deriva.
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