Un signore, indagato per bancarotta fraudolenta, tale Claudio Giardiello, decide che la giustizia non stia facendo il suo (per lui, proprio) corso e fa una strage nel tribunale di Milano.
Ha ucciso il proprio avvocato (anche se stava per rinunciare la mandato) l'avversario, il socio in affari e poi il giudice dopo essersi spostato di un piano.
La dinamica esatta ci sarà ampiamente descritta nei prossimi giorni.
È già pronto il plastico per Porta-a-Porta.
Non voglio, anche su questo ci racconteranno tutto, analizzare la personalità distorta di questa persona.
Voglio soffermarmi sulle parole del giudice Colombo: "C'è in Italia oggi brutto clima per la magistratura".
Non capisco il nesso; anzi intuisco il vittimismo inopportuno di una casta che non vuole arrendersi all'evidenza.
Il giudice Colombo (già mani-pulite), forse preso alla sprovvista si è detto "frastornato e sconvolto" , per questo non avrà notato che fra le vittime ci sono un avvocato e due imprenditori, parti del processo.
Non ho sentito le Associazioni industriali e neppure l'Ordine degli avvocati dichiararsi "vittime del sistema".
Non capisco quindi perché debba attribuire l'atto di uno spostato al "clima contro la magistratura".
Inoltre mi domando se questo clima, qualora esistesse, non avesse fra le cause anche i comportamenti di certi magistrati che restano sempre impuniti e giungono alle massime retribuzioni senza colpo ferire, talvolta senza meriti ed talvolta con molte colpe.
Se magari l'esame di coscienza andasse un poco oltre si renderebbe conto di quanto sono (e non dovrebbero essere) politiche certe sentenze.
Se i magistrati tornassero ad essere veramente terzi, magari silenziosi, fra politica e cittadini, non certo come le dichiarazioni di cui sopra di un giudice evidentemente di parte,
IL CLIMA INIZIEREBBE A CAMBIARE...
----
Poteva Marco Travaglio non seguire questa teoria del cavolo?
IMPOSSIBILE!
Ha ucciso il proprio avvocato (anche se stava per rinunciare la mandato) l'avversario, il socio in affari e poi il giudice dopo essersi spostato di un piano.
La dinamica esatta ci sarà ampiamente descritta nei prossimi giorni.
È già pronto il plastico per Porta-a-Porta.
Non voglio, anche su questo ci racconteranno tutto, analizzare la personalità distorta di questa persona.
Voglio soffermarmi sulle parole del giudice Colombo: "C'è in Italia oggi brutto clima per la magistratura".
Non capisco il nesso; anzi intuisco il vittimismo inopportuno di una casta che non vuole arrendersi all'evidenza.
Il giudice Colombo (già mani-pulite), forse preso alla sprovvista si è detto "frastornato e sconvolto" , per questo non avrà notato che fra le vittime ci sono un avvocato e due imprenditori, parti del processo.
Non ho sentito le Associazioni industriali e neppure l'Ordine degli avvocati dichiararsi "vittime del sistema".
Non capisco quindi perché debba attribuire l'atto di uno spostato al "clima contro la magistratura".
Inoltre mi domando se questo clima, qualora esistesse, non avesse fra le cause anche i comportamenti di certi magistrati che restano sempre impuniti e giungono alle massime retribuzioni senza colpo ferire, talvolta senza meriti ed talvolta con molte colpe.
Se magari l'esame di coscienza andasse un poco oltre si renderebbe conto di quanto sono (e non dovrebbero essere) politiche certe sentenze.
Se i magistrati tornassero ad essere veramente terzi, magari silenziosi, fra politica e cittadini, non certo come le dichiarazioni di cui sopra di un giudice evidentemente di parte,
IL CLIMA INIZIEREBBE A CAMBIARE...
----
Poteva Marco Travaglio non seguire questa teoria del cavolo?
IMPOSSIBILE!
Commenti