Da un'intervista di Bebbe Grillo riportata su Libero quotidiano
Supercazzola di mandato - C'è poi quel passaggio sul vincolo di mandato, che Beppe vorrebbe ripristinare perché i politici di oggi non sono i "galantuomini" di un tempo. Grillo pensa di introdurre il suo personalissimo vincolo (o ricatto?) di mandato, da siglare, in mancanza di una legge, davanti al notaio: "Una multa da 285mila euro per gli eletti che non rispettano il programma del Movimento". Una sorta di legge economico-marziale che il leader assicura di voler applicare già dalle prossime Europee. In soldoni, una multa da migliaia di euro per chi dissente. Una particolarissima concezione di democraziapartecipativa (e online, ovvio), quella del guru: in nome della democrazia stessa vuole dissanguare gli eletti che escono dal sentiero tracciato (da chi, poi? Dalla Rete? Da Beppe?). Siamo ai limiti della supercazzola, insomma, anche se a differenza della supercazzola d'antan(i), ahinoi, quanto affermato da Grillo ha un senso (grottesco e un po' spaventoso, ma lineare: se non fai il bravo ti roviniamo).
A cosa servirebbero quindi le preferenze?
Se un deputato va in Parlamento a fare la marionetta nelle mani del suo capo, che senso ha scegliere una persona invece di un'altra?
Direi che, alla fine, non serve a niente eleggere dei parlamentari: vota da casa Beppe e decide tutto lui senza scomodi intermediari...
Supercazzola di mandato - C'è poi quel passaggio sul vincolo di mandato, che Beppe vorrebbe ripristinare perché i politici di oggi non sono i "galantuomini" di un tempo. Grillo pensa di introdurre il suo personalissimo vincolo (o ricatto?) di mandato, da siglare, in mancanza di una legge, davanti al notaio: "Una multa da 285mila euro per gli eletti che non rispettano il programma del Movimento". Una sorta di legge economico-marziale che il leader assicura di voler applicare già dalle prossime Europee. In soldoni, una multa da migliaia di euro per chi dissente. Una particolarissima concezione di democraziapartecipativa (e online, ovvio), quella del guru: in nome della democrazia stessa vuole dissanguare gli eletti che escono dal sentiero tracciato (da chi, poi? Dalla Rete? Da Beppe?). Siamo ai limiti della supercazzola, insomma, anche se a differenza della supercazzola d'antan(i), ahinoi, quanto affermato da Grillo ha un senso (grottesco e un po' spaventoso, ma lineare: se non fai il bravo ti roviniamo).
A cosa servirebbero quindi le preferenze?
Se un deputato va in Parlamento a fare la marionetta nelle mani del suo capo, che senso ha scegliere una persona invece di un'altra?
Direi che, alla fine, non serve a niente eleggere dei parlamentari: vota da casa Beppe e decide tutto lui senza scomodi intermediari...
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