Il primo corposo esodo verso il litorale-cantiere principale di Cagliari si trasforma in una giornata di anarchia. Tutti, o quasi, con l'automobile, l'intera zona diventa un carnaio.
IL sindaco di Cagliari e la sua giunta neo-esoterista insistono: "cagliaritani andata a piedi o in bici".
con questo diktat eliminano parcheggi e strade per costringere tutti a non usare l'auto.
A dar loro una mano ci si è messa pure l'ANAS che ha costruito la strada per il litorale che ha vissuto un solo anno -
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Ieri alle 19,00 di sera non c'era il consueto caos di ritorno da Villasimius. Evidentemente i cagliaritani hanno rinunciato alle belle spiagge della costa est del golfo temendo di imbottigliarsi per ore come di consueto se non peggio.
Hanno però creduto di poter usufruire della loro spiaggia vicina, strappata a Quartu negli anni '30: il Poetto.
Io sapevo tutto o quasi. Non appena sono iniziati i lavori per il nuovo assetto del retro-arenile ho capito: sarà caos.
Come ho già scritto Zedda e la sua ciurma sono convinti d'avere una popolazione della loro età, dinamica sportiva e pronta ad inforcare la bici per vivere questa città su 7 colli.
Convinti anche che i mezzi pubblici possano sostituire per tutti gli altri l'auto.
Credenze errate.
La "spiaggia dei 10.000 è frequentata per perlopiù da famiglie con bambini con accessori al seguito: ombrelloni, sdraio, giochi, pranzi; Poiché sono tanti che non si possono permettere gli affitti degli stabilimenti, ogni giorno e nemmeno il pranzo al sacco per tutta la famiglia.
Ieri ci hanno provato in tanti; non avevano capito ancora in che stato fosse la spiaggia e la situazione dei parcheggi. Come se non bastasse sono arrivati i soliti parcheggiatori abusivi a mungere i disperati che giravano ore per un posto auto.
Alla fine vincerà lui, Massimo il novello, con una piccola variante: tanti rinunceranno al mare.
La spiaggia sarà conquistata dalle nuove elite: ciclisti e masochisti.
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