Cecilia Strada affianca gli indipendentisti nella lotta contro le basi militari in Sardegna: "Siamo contro la guerra; nelle basi si testano nuove armi e si preparano per nuovi conflitti quindi lottiamo con i sardi per eliminarle"
La settimana scorsa ho parlato del flash mob sempre di Emergency con le bandierine in testa.
Parole ed azioni profetiche.
Emergency ha moltissimi meriti; la sua azione nel mondo è servita per salvare la vita di tantissime persone. In Africa contro l'epidemia di Ebola è stata decisiva.
Le questioni sanitarie non sempre vanno d'accordo con le questioni politiche mondiali ed Emergency, quando si parla di politica, parla come un centro sociale.
Forse essere concentrati su un problema, fa perdere di vista la situazione nel suo insieme; oppure è la solita ideologia che distorce la realtà.
Gino fa il paladini della pace quando nei conflitti è coinvolto l'America (anti-americanismo atavico...) e/o l'occidente, tace in tutte le altre situazioni.
La profezia di Cecilia si è avverata: chiudiamo le basi e... gli estremisti islamici entrano in azione.
Quattro nuovi attentati nel mondo ci ricordano col sangue che la minaccia è vicina.
Noi mettiamo le bandierine in testa, chiudiamo le basi e loro mettono le bombe.
Noi siamo per la pace, gli altri NO.
Questo è ancora una volta il punto. Abbiamo eserciti validi ed armi sofisticate, in qualche modo possiamo difenderci. Il deterrente esiste, è costoso ma concreto.
Se avessimo realmente smantellato tutto, oggi, le bandiere nere sventolerebbero sulle nostre capitali.
La pace come la guerra si fa sempre in due.
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