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Riformismo parola vaga

Dopo lo scandalo che ha coinvolto il governo con le dimissioni del ministro Guidi si sono scatenati i commentatori si sinistra.

Tutti mettono in evidenza come "il riformismo" sia in crisi in tutta Europa ed in particolare in Italia.

A partire da Ezio Mauro sono tutti amici di D'Alema che evocano la solita sinistra miracolosa che terrebbe con abilità i piedi in due staffe: quella popolo rosso e del sociale e quella delle imprese.

Purtroppo tutte queste letture non tengono conto della realtà e della storia del PD, ovvero chi sono i nostri "riformisti" a partire da lui.

D'Alema & C. hanno un passato da fascio-marxisti convertiti, ma solo in parte, dalla caduta del muro di Berlino.

Proprio D'Alema è l'emblema di questi strani personaggi. Quando è andato al governo ha fallito miseramente. La sua opera mirabile, l'unica, e la creazione delle SALE BINGO.
Non ha mai negato favori a degli imprenditori ma soli ai suoi amici come Colaninno ora deputato PD.
Oppure sono servi di De Benedetti che sulle spalle ha diverse condanne passate in giudicato...
Mai il PD ha voltato le spalle alle sue Coop., avversando persino l'adeguamento al giusto regime fiscale per quelle più grandi.

Il problema è sempre lo stesso: "La Cosa", quella di Nanni Moretti.
Non sono più comunisti (non troppo) e non vorrebbero essere capitalisti-liberali.
Così inventano e cercano appigli in ideologie e teoremi economici improbabili.

I governi italiani di sinistra che si sono avvicendati questi hanno fallito proprio perché non avevano ricette adeguate e subivano spinte opposte troppo forti; non dimentichiamo che Prodi aveva il sostegno e fra i suoi ministri coloro che si definivano "rifondatori comunisti".

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